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  • Immagine del redattoreVeronica Bronzetti

Aggiornamento: 2 gen 2023

Nel gennaio 2020, in una commissione dove mi si chiedeva un semplice ritratto per il CEO dell'azienda, è nata con la medesima un'importante e duratura collaborazione, fatto che insieme ad altre circostanze confermano l'imprevedibilità, spesso più che piacevole, di certi sviluppi nel mio lavoro.

Non sono mai riuscita a vedere il mio quotidiano come qualcosa di lineare, esattamente preordinato o incasellato. Ho sempre avuto orrore del già scritto, determinato, e per sopperire a questo, ho inevitabilmente abbracciato l'incerto, l'intermittente, l'imprevedibile. Ho pagato un discreto prezzo - più qualche extra (in sistole) che rendono le giornate più effervescenti. Ma sono stata anche fortunata. Posso conciliare passione-per-il-lavoro e lavoro-per-passione in un'alternanza di progetti per me vitale, tra parole e immagini (parola/immagine è sempre stata in me la dicotomia principale).

Ciò che osserviamo nutre il nostro CAOS e il nostro CASO, non meno di ciò che ascoltiamo.

Tante volte mi chiedo: ma come è cominciato tutto? Da dove si è generato il mio CAOS e il mio CASO? Questa domanda finisce per diventare un 'frastuono' che si insinua spesso nelle mie giornate di fine anno. E ogni anno la risposta è più o meno la stessa, ma il 2022 mi ha svelato una differente possibilità, bisbigliandomi qualcosa non avevo udito prima. Con la fatica di un rabdomante, a furia di auscultare il sottosuolo tramite la Y - che nel mio caso è una bacchetta sinestesica - eccomi arrivare alle radiazioni insperate, suoni che non riuscirò mai rendere con la luce ma che forse possono essere compresi osservando questa foto.

Ebbene ecco, penso che tutto sia cominciato dai suoni. Con il bisogno, la dipendenza dall'insieme dei rumori prodotti dai gesti necessari al caricamento del rullino nella macchina fotografica, suoni brevi, in parte metallici e serici, freddi come lame ma anche caldi come il crepitio di una fiamma, capaci di farmi sentire una spinta, qualcosa che parte dalle mie dita e mi conferisce il potere della divinazione. Perché cos'è la fotografia se non divinazione?

Lo scatto analogico è il Suono per eccellenza, indipendentemente dal tempo: che sia 1/1000 di secondo come 1/8, riesce ad trasmettere la solennità di un miracolo, qualcosa che il digitale in una certa maniera riesce a ricordare ma non può raggiungere, né tantomeno superare. Questo inizio è stato un ancoraggio potente, indelebile. Dal suono alla luce, dalla luce alla forma, dalla forma alla parola.




  • Immagine del redattoreVeronica Bronzetti

Un brano realizzato per "STRAZ DE COR - Gli stracci del Cuore", iniziativa di raccolta fondi in favore delle associazioni AROP e RIMINI SPARITA. Enjoy!


Produced by Andrea Felli

Massimilla: voice

Alosia Aisemberg: Violin

Aldo Capicchioni: Violin and Viola

Ximena Alexandra Jaime: Violin

Michela Zanotti: Violin and Viola

Serena Lucchi: flutes

Gianluca Nanni: drums

Andrea Felli: keyboards and programming

Recorded. mixed and mastered by Andrea Felli at Farmhouse Studio, Rimini


C&P Acanto 2022

Ph & Video Veronica Bronzetti

www.strazdecor.it


  • Immagine del redattoreVeronica Bronzetti

Aggiornamento: 2 gen 2023

Oggi è uscito su tutte le piattaforme digitali il singolo di debutto di Massimilla, un brano realizzato su un testo di Emily Brontë, direi anche una preziosa miniatura che mi dona gioia immensa perché è la sua prima rivoluzione nella ricerca dello spazio libero, nell’esplorazione che nasce dal desiderio profondo di vibrare, superare i limiti fino ad accarezzare l’infinito, come solo la musica a volte ci consente.








Produced by Andrea Felli

Massimilla, vocals

Andrea Felli, keyboads and programming

Recorded, mixed and mastered at Farmhouse Studio. Rimini

C&P Acanto 2022

Ph. Veronica Bronzetti





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