
Lavoro tra fotografia e comunicazione visiva.
Mi occupo di progetti commerciali per clienti privati e aziende, ma porto avanti parallelamente una ricerca più personale che mette al centro l’immagine come strumento culturale, emotivo e narrativo.
Negli anni ho approfondito in particolare il ritratto, come spazio di osservazione e ascolto, e la relazione tra corpo, gesto e contesto. Di recente, la mia attenzione si è rivolta anche alla fotografia di architettura: uno sguardo più silenzioso, ma altrettanto strutturato, che mi permette di riflettere sul rapporto tra paesaggio, costruito e presenza umana.
La mia pratica si muove in equilibrio tra intuizione e progetto, tra movimento e struttura. Lavoro spesso con multiesposizioni e dissolvenze, tecniche che mi aiutano a raccontare percezioni frammentate, sensazioni transitorie, tracce.
Nel tempo ho partecipato a mostre collettive e personali, in spazi dedicati alla fotografia e alla cultura visiva contemporanea. Credo nella contaminazione tra linguaggi, nella forza dell’immagine come forma aperta e nella fotografia come gesto culturale prima che tecnico.